- Costume e Società
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- Buongiorno e bentornati a Costume e Società. Esattamente vent'anni
fa sulla collina di Međugorje [Medjugorje] la prima apparizione della Madonna che porta
oggi il nome della cittadina slava. Su quell'avvenimento la Chiesa invita
alla prudenza ma le manifestazioni mariane si sarebbero nel frattempo moltiplicate,
ben 7,000, dicono a Međugorje, e milioni di pellegrini arrivano qui ogni
anno con la speranza di risolvere i loro problemi e le loro angosce, nella
speranza insomma di un miracolo.
"...milosti puna,
Gospodin s Tobom
blagoslovljena Ti medju ženama..." (audio della preghiera dei veggenti,
--occorrerebbe vedere il video, Webmaster)
Da vent'anni, gente da tutto il mondo viene qui dove sei persone, quattro
donne e due uomini, affermano di vedere la Madonna. Sulla collina delle
prime apparizioni le pietre sono levigate dal passaggio continuo dei pellegrini.
Almeno un milione all'anno, dicono le statistiche.
"...kad sam griešna, kad sam griešna..." (audio sequenza --vedere
il video, W.m.)
"Where do you come from?" "Da dove viene?"
"Canada."
"Perché ha queste pietre?"
"I wanna take some home for my kids to..." "Sono un ricordo
di Međugorje, voglio portarle ai miei ragazzi."
Međugorje è solo una frazione del comune di Čitluk in Herzegovina,
un borgo sconosciuto, abitato da poveri contadini croati, cattolicissimi.
Finquando il 24 giugno del 1981, un mercoledì, non aviene la prima
apparizione. Due ragazze, Ivanka Ivanković di quindici anni, e Mirjana Dragičević
di sedici, si appartano per fumare di nascosto ai piedi della collina, quando
vedono in cielo una silhouette luminosa. "E' la Gospa!", la Madonna,
dice Ivanka. Tornano al villaggio, non vengono credute.
Ma più tardi eccole di nuovo verso la collina e di nuovo quella figura
appare. Stavolta con loro c'è pure Milka (errore: Marija, W.m.)
Pavlović di 14 anni, Vicka Ivanković e Ivan Dragičević di 16, e Ivan (errore:
Ivanka, W.m.) Ivanković di venti.
Il giorno dopo si ripresentano all'appuntamento Ivanka, Mirjana, Vicka e
Ivan Dragičević. A loro si aggiungono Marija Pavlović di 16 anni e il piccolo
Ivan (errore: Jakov, W.m.) Čolo di 10. Sarà questo il gruppo
definitivo dei veggenti. Questa volta la Madonna, dicono i ragazzi, parla.
Si rivela come la Beata Vergine Regina della Pace, raccomanda preghiere
e digiuno.
La voce delle apparizioni si diffonde in un baleno. Migliaia di persone
arrivano a Međugorje, ma la Yugoslavia è sotto un regime comunista.
I ragazzi vengono interrogati dalla polizia, condotti al ospedale psichiatrico
di Mostar, minacciati, eppure non cambiano versione. "Ci appare la
Madonna" continuano a ripetere.
Questo documento è del 1984. I sei veggenti hanno l'apparizione in
una stanza della canonica.
"...
Oče nas koji jesi na nebesima
sveti se ime tvoje
dođi kraljevstvo tvoje
budi volja tvoja kako na nebu ta..."
[interruzione per la apparizione]
"koji jesi na nebesima
... "
Verità o suggestione? Padre Jozo Zovko era parroco di Međugorje
nell'81.
Fu rinchiuso un'anno e mezzo in carcere per aver diffeso i veggenti.
"Questi ragazzi vivono, diciamo, nel mondo, ma sono presi dal mondo,
e determinati. Hanno una missione particolare. Vedo con quale amore, grande
amore hanno, sono riusciti transportare, transmettere questi messaggi con
una risponsabilità. Instancabili. Sono passati un regime cieco, duro,
violente comunismo. Loro sono la grazia e il dono per la nostra generazione.
Un grande buon esempio."
A differenza di padre Jozo, il vescovo dell'epoca, Msgr Žanić, non credette
afatto alle visioni e bollò i veggenti come buggiardi.
"Quando essi erano imbarazzati, non sapevano cosa dire, parlavano fra
loro: 'Che cosa diremo alla Madonna. Che cosa? Tu parli. Tu! No. Tu parli.
No. No. Come no. Dica, dica! Madonna, quanti giorni sarei ancora con noi?
Madonna, quanti giorni sarà ancora con noi?' Adesso non parlano a
alta voce. Sono imparati come si deve comportare nell'apparizione, con i
giornalisti, con vescovo. Tutto è cambiato. Ma io seguo tutto dal
principio. E proprio vedo che sono manipolati."
"...sia i cattolici che..." (audio sequenza --vedere il video,
W.m.)
Sulla stessa linea l'attuale vescovo di Mostar, Msgr Ratko Perić. Preferisce
non farsi intervistare. Ma ci fa arrivare questa lettera lapidaria:
"Le apparizioni, si legge, sono false, e non vengono riconosciute dalla
Chiesa."
Eppure a Međugorje giungono continuamente preti, vescovi, perfino cardinali.
"...Gesù Cristo... Eucarestia..." (audio sequenza --vedere
il video, W.m.)
"Lei ha avuto modo in questi anni di incontrare il Papa." (domanda
fatta a P. Jozo, W.m.)
"Sì, ho incontrato tre volte Papa personale. Ho parlato con
lui su questi avvenimenti."
"Quale è la, l'impressione che ha avuto, se può dirci
qualcosa sull'atteggiamento del Papa rispetto a Međugorje?"
"Papa segue Međugorje, Papa segue apparizioni. Papa ogni tanto attraverso
diverse collegazioni o dicasteri manda i suoi, le sue persone per vedere,
per osservare. Papa è molto favorevole, molto aperto e conosce anche
difficoltà dove si trova Međugorje, in quale, situazioni in quale
Chiesa vive."
Difficile communque pensare un pronunciamento uffiiciale della Chiesa finquando
continuano le apparizioni, vere o presunte che siano.
In venti anni la Madonna sarebbe apparsa oltre 7,000 volte. Tre veggenti:
Ivan, Vicka e Marija dicono di avere apparizioni tutti i giorni. Gli altri:
Ivanka, Mirjana e Jakov, solo una volta l'anno. Ma in realtà il calendario,
diciamo così, delle visioni può variare.
Mirjana, ad esempio, dice di avere visioni straordinarie ogni 2 del mese.
Ecco una delle ultime.
...[lingua che io non conosco, ma è l'Ave Maria]...
[silenzio per la apparizione]
Tranne Vicka, i veggenti sono tutti sposati e con figli. Non si riuniscono
più insieme. Ognuno di loro sceglie ogni volta un luogo diverso per
l'appuntamento con la Madonna.
Marija è sposata con un italiano e vive a Monza. Viene a Međugorje
tutti i mesi. Oggi ha dato appuntamento nella cappella di una casa per pellegrini.
"Adesso sarà il momento dell'apparizione. Quelli che possono
ci inginnocchiamo e ci prepariamo..."
Si prega con grande intensità. E' una sorta di crescendo mistico.
Poi avviene il contatto. A differenza di Mirjana, Marija ha gli occhi fissi
nel vuoto. Non chiude mai le palpebre. Anche lei, come gli altri veggenti,
sembra parlare con qualcuno, ma dalla sua bocca non esce nessun suono. Rimane
in questo stato circa tre minuti. Qualcuno scatta foto nel vuoto con la
vana speranza di catturare una prova della visione.
Difficile in realtà capire cosa succede in questi momenti. Se lo
sono chiesto medici, ricercatori, scienziati, senza arrivare a una risposta
univoca.
Nel 1984 il professore francese Henri Joyeux sottopose i sei ragazzi ad
elettroencefalogrammi e ad esami per la misurazione dei movimenti oculari.
"Lo studio ...[??rilevato, effettuato??, W.m.] prima, durante
e dopo l'estasi che abbiamo osservato ci permette di affermare che a Međugorje
le estasi non sono patologiche e che non c'è inganno."
Ma in quegli stessi anni altri professori giunsero a valutazioni diverse.
"Ci sono anche degli aspetti del fenomeno che lasciano perplessi o
quantomeno necessiterebbero di ulteriori indagini o di un approfondimento,
per cui oggi noi vediamo un fenomeno che ha tutte le caratteristiche della
sovrannaturalità, se possiamo dire così, mentre all'inizio,
nei primi due, tre o quattro mesi in cui c'erano le visioni, il fenomeno
era un pochettino diverso. Si potrebbe ricavare l'impressione che l'estasi
si impara. E questo, certamente, non è molto sovrannaturale."
Gli ultimi esami sui veggenti sono stati svolti nell'aprile dell'98 a Capiago,
presso Como, da una équipe di nove medici. Ma il caso è lontano
dall'essere risolto.
Intanto i pellegrini affollano Međugorje. Per loro non è importante
che ci sia la certificazione di autenticità.
"Se poi andiamo a vedere, Gesù non è che sia stato accolto
da molti ai suoi tempi, al suo tempo. Così a Fatima, così
a Lourdes. Ci son stati sempre dei tempi, ecco, in cui la stessa gerarchia
si è messa su una posizione di attesa, qualche volta di diffidenza.
Però, chi sperimenta la grazia di questo incontro e quello che Lei
(la Gospa, W.m.) ti dona, dice, 'Sente, non mi interessa se altri credono
e accettano... Me interessa quello che ricevo e quello che riceve anche
la mia gente, i miei fedeli.'"
"Ho avuto l'opportunità, e, oggi dico, la grazia, di aver incontrato
una veggente, Vicka. Certo è che l'emozione è venuta a me.
Negli occhi neri, profondi di, di questa ragazza, eh, non so, c'è
un qualche cosa di indefinibile, qualcosa che ti trasmette una certezza."
Giungono qui con i loro problemi, le loro speranze, le loro angosce. Vogliono
guardare, toccare chi afferma di aver visto ciò che loro non riescono
a vedere.
Questa è la scena che si ripete ogni mattina a casa di Vicka. Lei
impone le mani sopra la testa dei pellegrini che la chiamano e le si stringono
attorno da ogni parte. La ressa è enorme. C'è chi non resiste
allo stress e all'emozione.
I gruppi di pellegrini le consegnano migliaia di lettere, biglietti, foto.
Sono petizioni, così vengono chiamate, per la Madonna. Vicka le conserva
un paio di giorni nella sua stanzetta delle apparizioni. Poi vengono bruciate.
"Per me è sempre una grande gioia che ogni giorno sono felice
che posso essere suo strumento, che posso trasmettere quello che la Madonna
vuole, che dà messaggio tramite a me per tutta la gente. Ma sono
proprio contenta che posso con tutto cuore e quello che la Madonna dà
a me, gioia che io posso dare altri."
"Questa sua esperienza quanto andrà avanti? Non sa nessuno?"
"Ma guarda, io non lo so. Quanto la Madonna vuole. Io sono pronta,
io sono disponibile a fare quello che lei vuole."
Vicka tra i veggenti è la più estroversa, sempre pronta ad
accogliere tutti. Ha rinunciato a sposarsi per vivere a tempo pieno questa
dimensione di mediatrice fra i pellegrini che la cercano e la Madonna che
lei afferma di vedere ogni giorno. Anche nelle apparizioni è quella
che fa mostra di parlare di più, e più in confidenza, con
la Madonna durante questi silenziosi, singolari e misteriosi dialoghi.
"Oče naš..."
[silenzio per la apparizione]
A Međugorje, come è stato per Fatima, ci sono di mezzo dei segreti.
La Madonna ne avrebbe rivelato dieci a ciascun veggente, che non ne hanno
mai parlato fra di loro, cosicché i segreti potrebbero essere diversi
per ogni veggente, dunque decine.
"Quello che io posso dire qualcosa di segreti che avevo nove segreti.
Solo io, Ivan, Marija, noi tre. E noi aspettiamo quello decimo. E altro
quello che la Madonna ha spiegato e detto quello settimo segreto è
metà cancellato con nostre preghiere e anche la Madonna chiede che
noi dobbiamo pregare di più. Con nostre preghiere si può cancellare
anche altri segreti."
Ivan Dragičević è il più riservato tra i veggenti. Vive fra
gli Stati Uniti e Međugorje. Riceve i pellegrini nel tendone montato accanto
alla parrocchia.
"...nas povesti putem mira."
"La Madonna viene come la Madre perchè vuole portarci lungo
la strada della pace."
Ufficialmente, su disposizione del vescovo, i veggenti non possono usare
né la chiesa né i locali parrocchiali per le loro apparizioni.
Pesa anche un'antico contrasto fra i vescovi di Mostar e i francescani,
costretti a cedere diverse parrocchie ai preti diocesani, perdendo l'esclusività
che la loro presenza aveva avuto durante i 470 anni di dominazione turca,
quando furono gli unici a prendersi cura dei cattolici. La gente gli chiamava
zii, non potendo riceverli in casa come frati li riceveva come parenti.
E' anche durante il comunismo seppero resistere alla persecuzione. Qui nel
convento di Sirokobrijeski [di Široki Brijeg], dove vive oggi Padre Jozo, c'è una fossa
in cui i partigiani di Tito trucidarono 30 francescani. Il fenomeno di Međugorje
è il frutto di una terra ricca di contrasti dove la fede religiosa
è stata sempre segno dell'identità di un popolo, qualcosa
da proclamare e difendere a ogni costo.
Anche tra il '91 e '96 durante la sanguinosa guerra nella ex Yugoslavia
i pellegrinaggi così come le presunte apparizioni della Madonna non
si sono mai fermate. Nonostante i molti bombardamenti la chiesa di Međugorje
è rimasta indenne.
Anche questo è un miracolo, dicono qui. Perché qui tutto diviene
un segno. E' un segno, dicono, il fatto che questo chiesone costruito nel
1969 era assolutamente sproporzionato per le esigenze di un piccolo villaggio
di contadini.
"Vedrete, non basterà a ospitare tutti i fedeli." avrebbe
detto sibillino il prete di allora.
Un segno anche la croce in cima al monte Križevac, costruita nel 1933 come
pegno e protezione contro le tremende carestie.
Fino alla sua morte, avvenuta lo scorso anno, a interpretare i messaggi
della Madonna ai veggenti, era stato il parroco di Međugorje, padre Slavko
Barbarić, venerato qui come un santo.
Un'altro segno prodigioso, dicono i veggenti, verrà lasciato a Međugorje
dalla Madonna.
Intanto sono i pellegrini a lasciare a Međugorje le loro offerte. Un fiume
di denaro gestito dai frati, in attesa che la Chiesa accetti ufficialmente
questo luogo come santuario mariano e si possa costruire qui una nuova Lourdes.
"Quello che si oggi vede prima non esisteva. Tutto quello si doveva
comprare dalle persone private. Tutto si doveva construire allora. Questo
veramente chiedeva tantissimi soldi per organizzare tutto quello, per creare
un'ambiente di preghiera. Tutto è nato grazie a Dio e grazie alle
libere offerte dei fedeli."
Qui tutti ormai vivono di commercio e turismo religioso. Tutti hanno aperto
un negozio di souvenir, un bar, un ristorante, una pensione.
A Međugorje e dintorni dove 20 anni fa non c'era una casa col bagno, oggi
si contano 20,000 posti letto. Un parco della fede? Definizioni così
suscitano l'offesa sdegnata degli abitanti. La loro devozione alla Madonna
è autentica, la fede salda come una roccia. Sebbene le storie delle
apparizioni sfuggano a qualunque logica razionale.
Qui davanti alla vecchia casa di Jakov, lui, Vicka e Mirjana sarebbero stati
trasportati dalla Madonna in Paradiso, in Purgatorio e l'Inferno. Un viaggio
dantesco per spronarli alla preghiera e alla conversione. Sono passati 20
anni e i pellegrini di buon'ora continuano a stringere d'assedio l'abitazione
di Jakov.
"Where do you come from?" "Da dove viene?"
"From London." "Da Londra."
"Why are you here?" "Perché è qui?"
"Well, because I believe and I hope..." "Perché credo
e spero. C'è qualcosa di speciale in questo luogo e non appartiene
al passato ma è qualcosa che sta avvenendo adesso."
"Vengo dall'Irlanda. E' meraviglioso. Tornerò qui senz'altro."
Jakov vive con i suoi tre bambini e con la moglie mantovana, conosciuta
ad Asola, dove si era rifugiato durante la guerra nella ex Yugoslavia. Alla
gente ripete con parole semplici ma precise i messaggi che la Madonna continuerebbe
a ripetergli: pace, conversione, preghiera, digiuno.
"Gente ci cerca per, per dare la nostra testimonianza, per spieg....
parlare del nostro, nostra esperienza che abbiamo avuto con la Madonna e
parlare di messaggi e... Però noi vogliamo essere come tutti gli
altri. Infatti siamo così."
"Lei aveva dieci anni quando iniziarono le visioni. Come... eh, quanto
è stato difficile per un bambino, come dire, sopportare tutto questo?"
"All'inizio era un po' difficile perché quando Madonna ci ha
anche invitato sui messaggi così, ho pensato: chi sa se un giorno
riuscirò anch'io ad accettare tutto, se riuscirò a seguire
questa strada. Però dopo ho capito una cosa. Se si veramente si ama
qualcosa, se veramente ami il Signore, ami la Madonna, se ti abbandoni totalmente
nella mani della Madonna, doni il tua vita, il tuo cuore, non è niente
difficile."
"Come conciliare con la vita familiare tutto questo?"
"Ma io posso dire che, io per altra vita non lo so perché io
ho iniziato questa vita con, quando avevo 10 anni... e... nostra vita è
questa qui. Però io penso che, se noi vogliamo veramente fare tutto,
si può unire tutto insieme. Per esempio anche con la mia famiglia
noi abbiamo, ho tempo per la mia famiglia ho tempo per, per dare la mia
testimonianza ai pellegrini. Si può coincidere tutto se noi veramente
vogliamo."
"I suoi bambini già hanno cominciato a chiedere, no, vedendo
il papà che parla a tutte queste persone, a chiedere qualcosa, vogliono
sapere?"
"I miei bambini sono ancora piccoli. Però questa, una bambina
di sei anni, lei già capisce tante cose, comincia a chiedersi domande,
così. Però, prima cosa che insegno ai bambini è l'amore
della Madonna che ha verso di loro."
La descrizione della Madonna è precisa. Avrebbe un abito grigio,
mantello bianco, occhi azzurri, capelli neri e lunghi.
"E' possibile descrivere quello che lei vede nelle visioni?"
"Ma io penso che è impossibile, perché, a parte che noi
vediamo la Madonna, una donna bellissima sempre vestita con vestito grigio
e velo bianco, con occhi azzurri, capelli neri. Però, vera bellezza
della Madonna non si può descrivere.
Penso che mai nessuno, né un pittore né uno scultore non potrà
mai far una statua né un dipinto della Madonna. Perché penso,
vera bellezza della Madonna è proprio quello che lei ti trasmette
in quel momento. Questa bontà, questo amore che ha verso di te, e
per questo è difficile spiegare anche la bellezza della Madonna."
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